I diritti di proprietà intellettuale applicabili alla cultura indigena e tradizionale

Antonietta di Blase

Resumo


Negli atti dell’ONU, l’espressione “cultura indigena” viene riferita alle comunità che discendono direttamente dalle popolazioni presenti su un determinato territorio prima che questo costituisse oggetto di conquista da parte di potenze estranee e che hanno conservato lingua, valori etici, tradizioni sociali e religiose distinte rispetto al resto della popolazione dello Stato nel quale sono insediate. Tali comunità si caratterizzano rispetto ad altre minoranze per il fatto di aver preservato un sistema proprio di organizzazione sociale e per la soluzione dei conflitti tra i membri del gruppo, analogo a un vero e proprio ordinamento giuridico. Nell’eredità collettiva di tali comunità rientrano le conoscenze e le pratiche finalizzate alle cure mediche, i metodi di coltivazione, uso e conservazione delle piante, le manifestazioni artistiche o rituali (indicate come folklore) tramandate di generazione in generazione, attraverso le quali si manifesta la loro specificità.2 Pur essendo spesso riscontrabile una notevole eterogeneità tra le diverse etnìe, caratteristiche ricorrenti sono il legame con la terra e la condivisione delle risorse tra gli individui che ne fanno parte.

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